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Usciamo a divertirci!

- INGREDIENTI PER UNA BELLA PASSEGGIATA CON IL CANE -

Sono steso al sole, in area cani. Il mio proprietario cerca di farmi correre, l’ho capito. Mi lancia un bastone, come se me ne importasse qualcosa.

“Pepe, sei il solito pigrone!”

Non sono pigro, sono annoiato. Tutti i giorni in questo fazzoletto di prato smorto.

Lo stesso albero, uno. Gli stessi sassi. La stessa fontanella puzzolente.

Gli stessi cani. Le stesse domande. “È maschio?”

“Sì,” vorrei rispondere “sono maschio, ho sette anni, questo qui mi ha castrato, odio le crocchette ma me le propinano lo stesso ogni santissimo giorno, amo il formaggio, ho una cotta per la maremmana del civico 22 ma per il problema di cui sopra non concluderemo mai nulla. Comunque se lasciassi il mio collega bassotto libero di annusare questa pipì che amichevolmente gli lascio a disposizione, lui lo scoprirebbe da sé”.

E invece niente. “Ah se è maschio non entriamo, Cicci odia i maschietti!”

Cicci mi guarda desolato, con quel collo da lombrico strozzato nel collare. Forse è diventato così lungo a forza di impiccagioni. Poveraccio.

Peccato, si poteva fare quattro chiacchiere sulla finale del campionato di rotolamento su lumaca putrefatta. Ho puntato tutti i miei biscotti sullo Schnauzer dei gemelli, ma dicono che il bracco del 28 bis si sia allenato duramente. Vedremo.

Ecco, ci mancava il cucciolo in braccio.

“Scusi, è maschio?”

Ecco che riparte il circo.

“No perché il mio Teddy è maschietto”.

Oh, santo cielo. Ha ancora il latte sul muso, non saprà neanche che sul di dietro porta la coda, quello lì, e tu pensi che mi importi se è maschio? Ti prego, entra, poggialo a terra, fammici parlare. Gli devo spiegare qualcosina.

Papà la rassicura, le sta dicendo quanto sono buono. Che orgoglio mio padre. Lui sì che mi capisce.

Ecco brava, senti a Pepe, lascialo correre un po’.

Ehi piccoletto, rallenta! Vieni qui, annusiamo insieme…senti? Questa l’ha fatta Bill, doveva avere mal di denti, quel giorno, era anche un po’ arrabbiato. Dai facciamo anche noi un bello spruzzo, lasciamogli un saluto.

“No no, Teddy! Lì è sporco!”

Ma quale sporco? Si dice interessante! Non ascoltarla, piccolo, queste zolle di terra ne hanno di storie da raccontare! Dai, fai come me, muso a trivella e scaviamo, magari troviamo un tartufo… o meglio ancora, una cacca di gatto!

No, dai non portarlo via… è un giovanotto in gamba… su, vogliamo divertirci ancora un po’! Mettilo giù!

E tu perché mi leghi? Perché mi sgridi?

Saltavo solo perché mi divertivo, no che non volevo far male a nessuno!

Quindi si torna a casa così, con le pive nel sacco. Papà è triste, odia sgridarmi.

Sotto sotto, però, mi pare quasi che sorrida.

“Che dici, Pepe, quante volte gliele laverà, le zampe, a quel cucciolo, eh? Gli metterà anche il borotalco?” E scoppia a ridere, forte, scuote la testa.

Lo guardo e scodinzolo forte.

Sono il cane più fortunato del mondo.

I CONSIGLI DELL’ESPERTO:

La vita dei cani di città è spesso piuttosto monotona: solite passeggiate, soliti incontri, corse in libertà praticamente un miraggio.

Ci sono le aree cani, luoghi dai tanti risvolti positivi e non, i parchi cittadini, qualche percorso verde ma, ad eccezione delle prime, la libertà e la perlustrazione, quella vera e gratificante, spesso i cani se la sognano.

Moltissime persone temono le interazioni tra i cani o, peggio ancora, addirittura cercano di evitare che mettano il naso a terra per fare la cosa per loro più naturale: annusare!

Questo, a lungo andare, diventa molto frustrante per un cane che, per sua natura, ha bisogno di scoprire quali odori hanno lasciato gli altri, chi è passato da lì, cosa si nasconde sotto le foglie, che sapore ha un lombrico che sbuca dalla terra umida.

Cercare un compromesso è la strada migliore quando si vive in città e si convive con un cane. Facciamo in modo che le passeggiate siano stimolanti e che non si limitino all’uscita per “andare al bagno”.

Può essere utile individuare parchi nelle vicinanze, munirsi di una lunghina (guinzaglio di 5-10 metri) da utilizzare una volta che si è in mezzo a un bel prato verde.

Così potremo garantire al cane la possibilità di muoversi a suo piacimento, sentirci sicuri anche con quei soggetti che da liberi potrebbero allontanarsi e variare i percorsi affinché il nostro cane abbia ogni volta qualcosa da scoprire.

Niente area cani? Certo che sì ma almeno qui facciamo in modo che loro possano fare i cani: annusare e annusarsi, giocare, rincorrersi, scavare, sporcarsi, rotolarsi. Insomma, divertirsi a modo loro.

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Per tanti altri consigli www.myhappypet.it

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