Cane agitato la notte. O meglio: “le notti irrequiete del nostro anziano Billy”.

L’agitazione notturna e l’insonnia sono problemi frequenti nei cani non più giovani. L’animale che invecchia, come l’uomo, subisce importanti modificazioni a carico dei tessuti e delle cellule dell’organismo, con conseguente alterazione degli organi e apparati. Anche i problemi comportamentali possono rappresentare una manifestazione del processo di invecchiamento, dal momento che questo processo può complicare i problemi comportamentali con cause comuni negli animali giovani e anziani.

Il cane è agitato e non dorme la notte: perché?

Un cane che non dorme solitamente si agita, vaga per casa e nel cortile tutta la notte, ci tiene svegli. Possiamo pensare che la cosa sia del tutto normale, che, come si suol dire, la vecchiaia “gioca brutti scherzi”.

In realtà i problemi potrebbero essere molteplici e non solo di tipo comportamentale. Infatti, le patologie articolari nell’animale anziano si fanno sentire in modo più forte, causando dolore e conseguentemente irrequietezza e insonnia. Non solo, le belle dormite dell’età giovanile restano un lontano ricordo quando l’ansia si manifesta in modo importante a quest’età, anche se, fino a poco tempo prima, le situazioni dal punto di vista emotivo sono state ben gestite.

L’età influisce sul ritmo sonno/veglia

Il naturale ritmo sonno/veglia del cane può cambiare anche per una più complicata gestione dei bisogni, che diventano improvvisamente impellenti e a volte difficili da affrontare la notte, come pure il disorientamento provocato dall’alterazione sensoriale soprattutto a carico della vista e dell’udito.

Le cose possono diventare anche molto più complesse quando subentrano specifiche condizioni legate all’invecchiamento cerebrale e caratterizzate da modificazioni di natura neurodegenerativa a carico del sistema nervoso centrale, che portano alla comparsa di disturbi di tipo cognitivo. La famosa e famigerata “sindrome da disfunzione cognitiva”.

Ma, da proprietari, cosa possiamo fare per affrontare questi problemi?

È importante riconoscere il problema il prima possibile, per poter fornire un aiuto concreto al nostro amico a quattro zampe. Come abbiamo visto, non sempre si tratta di naturali segni legati all’età. Se le manifestazioni sono evidenti e le notti diventano sempre più difficili per tutta la famiglia, rivolgiti al più presto al tuo veterinario di fiducia e/o ad un veterinario esperto in comportamento per una diagnosi e la presa in carico del problema.

Farlo ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita non solo del tuo cane, ma di tutta la famiglia: in pratica, tornare a godere di un buona relazione uomo-animale. In tutti gli altri casi si possono adottare piccole accortezze che fanno la differenza per il nostro “vecchietto a quattro zampe”:

– agire sulla sua alimentazione;

– assecondare la sua diversa possibilità di affrontare la passeggiata, a cui non si deve rinunciare mai;

– se necessario, aiutarlo con esercizi specifici a beneficio delle sue articolazioni, anche col supporto di un professionista.